Cover Reveal "La primavera di una Miss"

 



Titolo: La primavera di una Miss 

Autore: Thina Sulas Editore: Self Amazon Genere: Regency romance Pov: 3° persona focalizzata Prezzo ebook: € 2.99Prezzo cartaceo: € 14.90 Data pubblicazione: 31 gennaio Pagine: circa 330 ca Serie: a quanto pare, sì! 

Autoconclusivo: sì  

Nota autrice: Il libro in uscita è il PREQUEL + INTRECCIO de/con La Stagione del duca, con focalizzazione su Sarah Cooper. 



   Trama/Quarta di copertina  

Brighton, East Sussex 1807-1809 «Una benedizione, mamma?! Che Dio vi perdoni! Il denaro e quel titolo stanno trasformando la nostra famiglia dal giorno stesso in cui Mr. Connolly ha messo piede in casa! Come potete non vederlo?» Possedere ricchezze può influire sul carattere delle persone, finanche sulle scelte in amore… Lo sa bene Sarah Cooper, coscienziosa ragazza di campagna che, di colpo, grazie a un cospicuo vitalizio, vede mutare le persone a lei più care. 

**** Presto travolta dalle regole del ton, ma non ancora piegata a un destino da debuttante, a rallegrare l’umore di Miss Cooper sarà l’incontro con Mr. Walford; valletto di Sua Grazia, il duca di Dorset, semplice uomo e di ampie vedute, si rivelerà il movente per cui sfidare ogni convenzione. Ma ne varrà davvero la pena? 

Tra il mare di Brighton e Londra, segreti e pettegolezzi, il destino di Sarah prenderà una direzione del tutto inattesa. 




   Estratti a volontà   

«Che ti piaccia o no, ciò che in modo semplice si sta tentando di spiegarti per l’ennesima volta è che presto sarai costretta a rassegnarti. Guanti o meno, resti una ragazza di campagna e le tue umili origini non cambieranno: nostra madre sarà per sempre una contadina che se la cava bene anche come governante e nostro padre un pescatore che apprezza il formaggio.»  «Io sono già grata, mamma. Sono felice qui, dove tu e papà ci avete cresciute, con tutto quello che ho e non ho, abitudini, amici e animali compresi. Puoi comprenderlo, almeno questo, o è troppo in contrasto con la tua nuova visione di una vita perfetta?»  Ah, la felicità… Sarah non poteva averne idea, ma ogni volta che sua madre ne scorgeva da qualche parte, sul volto delle figlie, nei colori briosi usati per dipingere un quadro o in quelli di un abito nuovo scelto con entusiasmo, il cuore le si riempiva di dolci sensazioni e spesso doveva sforzarsi di mascherare la commozione.  Campagna o no, denaro o meno, ovunque si trovassero e in qualunque condizione, Sarah avrebbe ricordato alle sue sorelle che la vera libertà non consisteva nel possedere un paio di scarpe in più, ma nel camminare a piedi scalzi. 

 Costretta solo dalle circostanze, Sarah era seduta dirimpetto all’istitutrice a labbra ben serrate, le dita delle mani incrociate tra loro e lo sguardo vacuo, o meglio, privo di interesse. 

Quella donna era ai suoi occhi come il vetro pulito di una finestra: guardarvi attraverso era di grande soddisfazione! 

 Anche se tutti si ostinano a chiamarmi Miss Cooper, io resto Sarah… solo Sarah, e non sarà un bel vestito a cambiarmi, né oggi né mai.»  «Non smettere di cercare il vento tra i tuoi capelli, amica mia. Non accontentarti» gli disse lui un attimo prima di vederla uscire dalla stalla. «Insegui la tua primavera e non fermarti fino a quando non l’avrai trovata.»  Fuggevole come un fagiano durante una battuta di caccia, Sarah finse per buona parte della serata di essere interessata nient’altro che alla caraffa della limonata. A quel punto, dal volto dell’uomo traspariva un misto di indignazione e risentimento. Lì per lì incapace di rispondere con altrettanto acume, si espose solo poco dopo, rivelandosi esattamente quello che Sarah aveva sempre saputo: un ricco, spocchioso, insolente figlio di un Lord. 

 Dall’attimo in cui la porta della sua stanza si era chiusa, lui, l’affascinante valletto del duca di Dorset, aveva impegnato non solo i suoi pensieri, ma ogni singolo discorso: Mr. Walford era affascinante; 

Mr. Walford era misterioso; Mr. Walford non l’aveva interrotta nemmeno una volta. Soprattutto, Mr. Walford era privo di un titolo. 

«Non è forse una combinazione perfetta?» disse più seria che mai rivolgendosi alla cameriera.  «… Avete un’aria così per bene, signor Walford. L’impressione che avevo avuto di voi ha trovato conferma oggi: siete realmente un uomo gentile e avete davvero considerazione delle mie parole, non come tutti quei ricchi signori con cui sono stata costretta ad approcciare negli ultimi tempi. 

Vedete, ne ho ricevuto in cambio un’immagine talmente arida…» L’uomo annuì. «Del resto, la vera ricchezza di un individuo si evince dalla nobiltà d’animo, non è così Miss Cooper?» «È dai modi, Mr. Walford, dal rispetto che li attraversa e dall’intelligenza che li governa…»  Margaret! Avrebbe voluto chiamare in quel momento, inseguendola lungo le scale fino al seminterrato. Mi ero sbagliata! Al signor Walford sembra importare di me. Il signor Walford mi ha scritto una lettera! 

 Lei non lo aveva meditato. Sarah aveva solo sperato che in quell’occasione potesse meglio conoscere mister Walford, senza paura di sbagliare nel rivolgersi a lui né il timore di vederlo arrancare nei suoi normali difetti. Insomma, era accaduto e basta che ora si trovassero lì, uno accanto all’altra, e che, come su un’onda di eccitazione, intendesse cavalcarla. Quello non solo era un buon momento per lasciarsi andare. Quello era il momento. 

 A pochi passi da Hyde Park, quello era, di fatto, il luogo più frequentato dell’intera Stagione, abitato in gran parte da famiglie titolate, e per Sarah rappresentava in tutto e per tutto l’inferno in terra. 

 «Buon Dio, John, da quando sei diventato così…» Non aveva parole. «Prima gli inviti, poi questo. 

Siamo a Londra da appena tre giorni. Chi ti ha informato con tanta precisione a riguardo?» «La commessa dalla modista, mia cara, mentre attendevo che ti decidessi a scegliere il turbante più adatto.» «Ricordati che si tratta solo di due persone, Sarah.» «Padre, nessuno più di me potrebbe averne tanta consapevolezza.» «Comportati in modo naturale e cerca di essere cortese.» «Devo ricordarvi che mi avete prima affidata a madame Lemaire e poi spedita a una scuola di ton? 

Sono più che preparata a conferire con le Loro Grazie anche fosse in tre lingue.»  «Miss Cooper…» Allungò una mano davanti a sé, nel tentativo di sfiorare il braccio di Sarah, ma lei arretrò. «Voi siete il più dolce, seducente, intelligente e cocciuto imprevisto contro il quale io mi sia mai imbattuto…»   Info autrice  Thina Sulas nasce a Parma un numero imprecisato di anni indietro. Dopo un’infanzia trascorsa a inventare mondi e realizzare magie, si diploma alla scuola d’arte con indirizzo di studi orientato alla grafica e alla fotografia. Moglie, nonché madre di due maschietti, vive oggi in una piccola cittadina alla periferia di Modena impegnandosi a mettere su carta il gran numero di storie che continua, senza sosta, a frullarle nella testa. Tra le sue più alte aspirazioni, scrivere per sempre si trova senz’altro in cima alla lista.





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