Recensione "Little Stranger"
Little Stranger
Serie: The Web of Silence
Autrice: Leigh Rivers
Genere: Dark Romance
Editore: Virgibooks
Questa lettura mi ha lasciata un pò perplessa, ho trovato la storia molto complessa ed articolata, ma poco approfondita, avrei voluto sapere per esempio perché Olivia abbia queste pulsioni particolari, se sia dovuto ad un trauma vissuto da bambina prima di essere adottata.
La prima parte ci viene raccontata dal suo punto di vista, una bambina di sette anni adottata dai coniugi Vize, una coppia di avvocati molto facoltosa che prende in affido bambini con una situazione familiare disastrata.
Anche Malachi viene adottato dalla stessa famiglia all'età di otto anni. È un bambino molto particolare, si rifiuta di parlare e usa il linguaggio dei segni per comunicare. Fin dal primo giorno in cui conosce Olivia in lui scatta un senso di ossessione e possesso.
Crescendo vivono in simbiosi, dormono nella stessa stanza e cercano conforto uno nell'altro per scacciare i loro incubi. Questo fin quando i genitori notano un attaccamento morboso da parte di Malachi e lo trasferiscono nell'ala più lontana della loro villa, trattandolo non solo con freddezza ma reputandolo anche un ragazzo disturbato con grossi problemi mentali, solo Olivia gli resterà accanto amandolo per quello che è.
"Malata. Sono malata, perché voglio mio fratello."
Negli anni il loro legame si rinsaldare ma devono combattere con le macchinazioni della madre e soprattutto con il carattere sottomesso di Olivia che per riconoscenza non riesce a ribellarsi al suo volere.
E qui ho capito il suo senso di responsabilità e riconoscenza ma l'ho trovata debole e frivola, soprattutto ho trovato i suoi racconti per come si svolgono gli appuntamenti organizzati dalla madre in modo freddo e meccanico.
"La bacio – l’unica ragazza a cui abbia mai immaginato di dare il mio cuore. Potrà essere un po’ nero, un po’ seghettato ai bordi e la mia mente potrebbe essere un tantino sfrenata, ma lei possiede entrambi."
Mentre Malachi ignaro dei piani della madre deve lottare non solo coi sentimenti che prova per la sua sorellina ma deve proteggerla da situazioni poco chiare e pericolose.
Non ha l'appoggio di nessuno, e quando pensa di aver perso tutto reagisce in modo violento anche nei confronti del padre che per anni l'ha fatto sentire sempre sbagliato e inadeguato.
Otto anni dopo l'aggressione Malachi esce dal carcere con l'intento di vendicarsi di Olivia per averlo abbandonato.
La seconda parte ci viene raccontata dal punto di vista di Malachi, purtroppo anche qui non si saprà nulla sulla sua vita prima dell'adozione e dei traumi subiti ma, conosceremo i suoi sentimenti verso la sorella, le sue fragilità, la sua dolcezza, la sua rabbia, la sua vulnerabilità e il suo sentirsi inadeguato e non degno di stare al suo fianco, soprattutto quello che è disposto a fare pur di proteggerla e averla tutta per lui.
"Voglio strapparti quel cazzo di vestito di dosso e imbrattarlo del tuo sangue."
Sui genitori stendiamo un velo pietoso, alla fine però uno dei due, quello piu improbabile si è riscattato ai miei occhi.
Il libro ha un bel finale e si potrebbe pensare sia concluso ma già immaggino su cosa si concentrera l'autrice nel prossimo volume, quindi mi aspetto il peggio.
Ringrazio la Virgibooks per la copia ARC
❤❤❤❤
4 cuoricini
Recensione a cura di Giusy Luca
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