Recensione "Prete ribelle"

 Prete ribelle di Adriane Leigh

genere Contemporary Romance Forbidden Romance

Tressa Torrado sin da bambina ha avuto una vita difficile, non ha mai conosciuto il padre e la madre, non è stata proprio un modello da seguire. 

Quando si  ritrova sfrattata dal piccolo monolocale in cui vive, e senza più la borsa di studio per poter proseguire gli studi, l'unico posto in cui cerca rifugio e nella chiesa di Sant Michael, il posto dove si è sempre sentita a casa.

Padre Bastien Castaneda ha consacrato la sua vita a Dio, è un uomo dedito alla fede e alla carità cristiana.

La sua vocazione è prendersi cura delle anime ferite, è un uomo forte, determinato con un forte rigore morale e ben visto dalla comunità. L'arrivo di Tressa metterà in dubbio tutto ciò in cui crede.

"Dio, volevo toccarla. Non avevo mai desiderato una donna così tanto, il mio celibato era cominciato molto prima della mia entrata ufficiale nel sacerdozio." 

Si ritroveranno a lavorare fianco a fianco, ma la chimica tra i due è bollente, fino a esplodere in una passione travolgente.

I due protagonisti portano avanti una storia d'amore proibita, peccaminosa e sensuale, il continuo senso di colpa che accompagna padre Bastien, il continuo conflitto su cosa sia giusto o sbagliato danno una visione completa del suo carattere.

Tressa è una protagonista molto forte, il suo passato ne ha forgiato il carattere, ma ha conservato un animo buono e caritatevole che si accompagna alla perfezione con quello di Bastien.

«Per un uomo dal sangue caldo è quasi impossibile tollerare tutta questa pressione. Tu mi fai ardere di desiderio in un modo che non ho il coraggio di ammettere, ma allo stesso tempo desidero punirmi per quei pensieri impuri.»

Due personaggi molto carismatici, le cui vite riescono a travolgere quelle di chi gli sta accanto, fragili e forti allo stesso tempo. I sensi di colpa, che avvolgono come una spirale velenosa il loro amore peccaminoso, che sfida le leggi della terra e del cielo, un sentimento puro il loro che solo il tempo può fortificare.

Dovranno affrontare le conseguenze del loro peccato, soprattutto Bastien dovrà scegliere tra l'amore divino e quello terreno.

"Avrei potuto essere amministratore di Dio al suo fianco. Il pastore e il lupo, e forse anche un marito."

Molti dubbi metteranno alla prova la loro fede. 

Resisterà il loro amore o sarà solo un fuoco di paglia?

«Conosco il sapore del peccato, dolce Tressa. Lo assaporo ogni notte nei miei sogni. Bramarti è una sorta di inferno più nuovo e letale dell’ultimo che ho conosciuto.»

Molti personaggi secondari avranno un ruolo importante nelle loro vite, Lucy che diventa per Tressa quella sorella che non ha mai avuto, padre Martin dietro cui si cela un mistero che ci verrà svelato in parte alla fine, molte cose vengono lasciate senza una vera e propria spiegazione, soprattutto l'oscurità che ha lasciato a Cuba padre Bastian, mantenendo il segreto non solo  con il nipote Cruz, ma anche con i lettori.

Una trama molto coinvolgente, accattivante, con un tocco di mistero e la giusta dose di erotismo che non guasta mai.

I protagonisti hanno un evoluzione sorprendente, attenzione però, non è il classico libro dove ci si aspetta che il protagonista, in questo caso un prete, venga preso dal gusto del proibito e metta in atto tutte le fantasie erotiche che il lettore si aspetta, lui ci farà conoscere un uomo in lotta con tutti i suoi dubbi, i suoi principi morali,  le sue debolezze e la sua fede.

Un libro che fa capire che si può aiutare il prossimo in molti modi differenti, che la fede non è data da un abito ma dall'animo delle persone.

❤️❤️❤️❤️

4 Cuoricini

Recensione a cura di Giusy Luca

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