Recensione "Deep: the slave"

 Deep: the slave vol. 2 di Alessia D'ambrosio

genere Dark Romance 

Una sola parola, sconvolgente, l'inizio di questo libro ti lascia completamente spiazzata e senza fiato per l'orrore che leggi pagina dopo pagina, confusione, repulsione, sgomento sono le emozioni che ho provato e non vi nego che spesso ho avuto voglia di lanciare il tablet dalla finestra e darci un taglio, ma poi stavo lì con mille pensieri in testa e tanti punti di domanda che solo leggendo e andando avanti potevo ricevere.

In questo secondo volume ritroviamo una Angel alla mercé della sua carceriera, la donna che l'ha cresciuta per diventare la sottomessa perfetta, rivelando tutta la sua malvagità, e il suo piano da mente malata e contorta. Angel si aggrappa alla speranza che Gabriel non la abbandonerà ma le atrocità a cui è sottoposta iniziano a farla vacillare e a perdere  coscienza di chi è, e cosa vuole. Si sente ogni giorno che passa sempre più umiliata per la condizione in cui vive, cerca di combattere ma col passare del tempo inizia  a perdere la speranza.

«Fai quello che ho fatto io. Andrew prima o poi si stancherà anche di te, non devi fare altro che individuare la bambina sulla quale cadrà il suo occhio. Istruiscila e poi regalagliela. Solo così sarai libera».

I risvolti sono davvero raccapriccianti e lasciano il lettore svuotato, senza forze , solo con un senso di disgusto, orrore e odio verso tutti i protagonisti, ma in maggior modo almeno così è stato per me, per Michael e soprattutto per Gabriel, li ho  odiati alla follia e ho immaginato mille scenari uno più atroce e doloroso degli altri per poter vendicare Angel.

Gabriel e Michael saranno vittime e carnefici di un meccanismo contorto e sudicio, che non gli lascerà via di scampo ritorcendosi contro di loro. 

Riusciranno a vendicarsi per tutti i soprusi che sono stati costretti a sopportare e soprattutto riusciranno a salvare Angel?

"Io sono così ossessionato da Angel, da non aver più la forza di pensare ad altro.
Avrei voglia di spaccare tutto, di urlare e dare fuoco a questo posto, ma non posso. Rischiare la vita di Angel è una cosa che non deve ripetersi." 

Questo secondo volume è molto più crudo del primo, l'ho letto a singhiozzo perché avevo bisogno di metabolizzare gli eventi man mano che si susseguivano, sperando che presto accadesse qualcosa, un risvolto positivo che potesse darmi un attimo di respiro, invece andando avanti era sempre peggio.

"Per giorni ho lasciato che mi facessero di tutto senza battere ciglio. Me ne sono rimasto immobile mentre si prendevano brandelli del mio corpo e della mia anima. Ho lasciato che se ne nutrissero riempiendomi la testa di rabbia e vendetta, sempre in bilico sul precipizio della pazzia."

Angel muterà  completamente e sarà disposta a tutto per poter arrivare al suo obiettivo, la libertà e la vendetta su tutte le persone che l'hanno ridotta alla degradazione e all'umiliazione più disumana possibile. Se alla fine del primo volume ho avuto paura per la mia sanità mentale in The Slave, posso affermare che l'ho persa completamente. 

I due protagonisti li ho trovati, senza carattere, senza spina dorsale, inconsistenti, sono rimasti li fermi ad aspettare inermi che accadesse qualcosa, tutta la voglia di protezione che gridavano nei confronti di Angel, puff!!! Evaporata. A mio avviso sono due menti malate e contorte, che hanno fatto subire agli altri  quello che hanno vissuto sulla loro pelle, se non peggio. 

«Perché parli così? Tu mi hai dato tantissimo, invece», lo correggo. «Mi hai regalato una vita di dolore, di soprusi. Tu mi hai portato via la libertà, ma mi hai anche resa forte e subdola. Mi hai fatto diventare spietata e, te lo giuro, quando avrò finito con te, sarai fiero di me, di quello che proprio tu hai creato».

Ho ammirato la forza di Angel unica protagonista del libro. I salti temporali ci fanno capire quello che hanno vissuto negli anni e proprio per questo motivo mi aspettavo un altro atteggiamento da parte loro, dire che mi hanno deluso e che avrei voluto tanto vederli soffrire è il minimo. 

Stavano combattendo per un trofeo, un giocattolo con cui giocare, non per la donna che amavano, quello non è amore, se nel primo volume ho percepito uno spiraglio d'amore tra i protagonisti in questo secondo volume ho sentito solo odio, violenza, vendetta e accettazione.

«Impara a uccidere se vuoi vedermi morto. Mi troverai sempre disarmato ad aspettarti. Per quanto odi la persona che sei diventata, non smetterò mai di amarti. Mai, Angel. Hai capito? E prima o poi tornerai in te e ricomincerai a vedermi come il ragazzino che suonava per te per renderti felice. Spero solo non sarà troppo tardi o te ne pentirai per il resto della tua vita».

Come si può usare così facilmente la parola amore dopo aver abusato, picchiato e seviziato una persona? Gabriel per tutta la durata del libro ha professato la sua voglia di proteggere e tenere  al sicuro Angel, ma non ha fatto niente di tutto ciò. Secondo me, molte cose si potevano evitare e non arrivare a un punto di non ritorno. Per quanto riguarda  Angel per un po' sono stata fiera di lei, peccato che poi si sia persa per strada.

C'è un confine molto labile tra odio e amore, basta poco per arrivare da una delle due parti, quale sarà la scelta di Angel?

«Tu non sei di Michael, né mia, né di nessun altro. Tu appartieni solo a te stessa»

In questo secondo capitolo c'è stata troppa carne al fuoco secondo me, mi chiedo cosa ha ancora in serbo per noi l'autrice. Ma dopo il finale da cardiopalma credo che ci sia ancora tanto da scoprire, spero solo che possa respirare un po' di più stavolta. A ogni modo devo fare i complimenti ad Alessia per la sua bravura, pur non amando il genere, sono riuscita ad apprezzare la sua scrittura e ad andare avanti, spesso non ci sono riuscita con altri Dark, quindi veramente brava per aver avuto la capacità di tenermi incollata alle pagine. 

❤️❤️❤️❤️

Cuoricini 

Recensione a cura di Giusy Luca 




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