Recensione "Purple Innocence"

 Purple innocencee

autrice Hellen C. Worth 

genere Romance Contemporaneo Erotic 

Sono passati 4 anni da quando Sergio Massari ha perso tutto e la sua vita è andata completamente alla deriva, non riesce ad accettare la perdita della moglie Livia, con cui ha condiviso tutto, anche un piccolo angioletto di nome Sofia in cui purtroppo vede la causa della sua perdita e riesce a trattarla solo con freddezza.

"Mi sveglio, mangio, lavoro. Sono un automa che si fa guidare da una routine meccanica. Seguo impotente il lento scorrere del tempo, sperando che arrivi presto la sera e finisca un altro, inutile giorno senza di te."

Viola ha passato buona parte della sua vita in un istituto, l'unica madre che ha conosciuto è suor Celeste, ma è giunto il momento per lei di lasciare la sicurezza delle mura che l'hanno ospitata per tanti anni e andare incontro al suo futuro.

Grazie alla madre superiora, trova lavoro come ragazza alla pari a casa di Sergio, per prendersi cura della piccola Sofia con cui entra subito in empatia, proprio perché ha vissuto sulla sua pelle il rifiuto e l'abbandono.

L'incontro tra i due non è dei migliori, timida e ingenua lei,  burbero e disilluso lui.

Inizieranno una convivenza che li porterà verso una direzione inaspettata.

Viola oltre l'istituto non conosce niente della vita, è una ragazza con una visione tutta sua del mondo, abituata a vivere nella povertà e nella semplicità, resta molto affascinata dall'ambiente in cui vivrà per i prossimi anni. 

Sergio cercherà di farle conoscere il mondo con altri occhi, e soprattutto farà in modo di non farle correre dei rischi, proteggendola anche da sé stesso. 

Sarà molto combattuto tra il desiderio che sente per lei e la devozione verso il ricordo della moglie. 

Ma quale sarà la scelta giusta?

"Annuisco, persa in lui, in quello che c'è stato, in quello che poteva essere, in quello che forse sarà... Fusa in Sergio, completamente dipendente."

All'inizio ho provato una grande empatia con Sergio e il suo dolore, ma solo per pochi capitoli, dopo di che ha fatto un grosso scivolone, imperdonabile per i miei gusti, non puoi professarti così leale e devoto alla donna che hai perso e poi in un battito di ciglia fare il più grosso errore di sempre con una persona che non avrebbe dovuto prendere in considerazione per nessun motivo, proprio per rispetto nei confronti di chi ha amato.

Un atteggiamento molto immaturo e contraddittorio, non nego che ho provato un po' di disgusto pure io per le sue azioni, bocciato su tutti i fronti.

Ho pianto, ho pianto veramente per come ha fatto sentire Viola con i suoi atteggiamenti egoistici. Non ho accettato le sue motivazioni, ha infangato la memoria della moglie in un modo squallido e ho odiato il suo continuo tentennare convinto di fare la cosa giusta.

Mi aspettavo più maturità da un uomo della sua età e con la sua esperienza, mentre Viola si è dimostrata una ragazza molto forte, leale e matura pur con poca esperienza di vita, ho capito  il suo senso di inadeguatezza, la sua confusione e i dubbi  che la attanagliano, ma con  la sua dolcezza  e semplicità è riuscita a buttare giù quel muro che Sergio aveva messo tra lui e la piccola Sofia. 

"E mentre osservo in silenzio quel miracolo, capisco il senso di tutto quello che ho dovuto passare: ogni lacrima versata, ogni sofferenza... tutto acquista un significato. E si concentra li, in quel cuore che credevo non possedere più e che invece, oggi, scopro arricchirsi di un amore nuovo. Un amore indissolubile che, ne sono certo, durerà per sempre."

È il secondo libro che leggo di questa autrice,  ho trovato l'inizio un po' lento,  l'evolversi degli avvenimenti un po' troppo affrettato, le scene hot poco curate e la presenza di piccoli refusi. È stato comunque un libro che mi ha fatto emozionare e al tempo stesso provare molta rabbia, e proprio per le emozioni che riesce a suscitare merita di essere letto assolutamente. Due personaggi fondamentali nella storia sono stati Gioia, amica d'infanzia di Sergio, e la suocera Anna.

Ringrazio l'autrice per la copia ARC 

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4 Cuoricini

Recensione a cura di Giusy Luca

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