Recensione "Deep The Mark"
Deep The Mark di Alessia D'ambrosio vol. 3
genere Dark Romance
"Io sono il suo jolly.Sono l’asso nella manica.Io sono la carta vincente che estrai quando la partita volge al termine e tutti la credono persa.Io sono Konstantin Mazùl, o meglio lo ero, perché da questo momento posso uscire dall’ombra e presentarmi per quello che sono davvero."
Inizia cosi questo terzo volume della serie Deep, con l'ingresso di un nuovo personaggio che impareremo a conoscere molto bene durante la lettura.
Konstantin ha vissuto una vita di merda, figlio di una puttana e del diavolo in persona, viveva in una baracca, cercava di studiare e mangiava quello che riusciva a trovare durante il giorno, all'età di 18 anni sua madre prima di morire gli racconta tutta la verità sulla sua nascita.
«Anioł, ti presento il mondo. Guarda com’è bello».E lo faccio.
Davvero.
Per la prima volta nella mia vita apro gli occhi e lo vedo: il mondo. I colori, la vita, la gente. La normalità. Respiro la libertà ed è bella. Mi affascina e mi conquista.
Sarà davvero così?
Konstantin è sincero o la sta manipolando come hanno fatto tutti gli altri?
«La mia vita, senza di lui che cammina su questa terra, non ha senso. Posso accettare che sia lontano, posso tollerare di non averlo al mio fianco, ma la sua morte no, quella, mi dispiace, non potrei sopportarla».
Gabriel è disperato ha perso di nuovo la sua principessa, ma soprattutto Angel ha visto la sua veste più macabra.
Riuscirà a guardarla negli occhi senza trovarvi il disgusto per quello che ha fatto?
"Attraverso il tunnel con il cuore in gola e, quando entro in casa, cado in ginocchio e solo allora lo faccio davvero: urlo. Grido come non avevo mai fatto. Butto fuori tutto e lascio che la tempesta che ho dentro travolga ogni cosa. Travolga me."
«Ti trovo, piccola principessa». Lo dico ad alta voce, parlando con me stesso. «O ti trovo, o mi ammazzo».
Michael era ferito ed è scomparso, dove è finito?
Chi l'ha preso, ma soprattutto è ancora vivo?
Angel diventa ogni giorno più forte e sicura di sé, instaurando con Konstantin un legame molto intenso fatto di fiducia, complicità e rispetto, cosa che non ha mai avuto da nessun uomo fino a quel momento, e Gabriel si rende conto che la sta perdendo.
«Dimmi che non ti ha toccata», mugugna, riempiendomi di baci ovunque sia possibile.
«Non posso».
«Dimmi che non ti è piaciuto».
«Non posso».
Sospira contro il mio collo.
«Angel, mi stai facendo diventare pazzo».
Giunta alla fine di questa lettura ho avuto le risposta e le conferme alle mille domande che mi sono fatta.
Michael è un personaggio malato e deviato, non c'è assoluzione per la sua anima malata e marcia, per la sua ossessione per una persona che non aveva nessuna colpa se non quella di essere la donna che amava suo fratello.
L'ha voluta per se, solo per poterlo colpire e vendicarsi per tutto quello che aveva subito a causa sua.
Gabriel solo nel momento in cui capisce che ha perso tutto, fa pace con la sua coscienza, e lascia libera la persona che ama sacrificandosi e compiendo un vero gesto d'amore.
«Piccola principessa, non saprai mai fin dove arriva il mio amore, perché non ha confini».
L'unica figura positiva in tutta questa storia è quella di Konstantin, la sua voglia di vendetta è stata l'unica che ho concepito.
Una persona dall'anima pure e buona che non c'entrava niente con tutto il marcio in cui sono cresciuti i protagonisti.
«Sai bene quello che inizio a provare per te. E non puoi negare che sia lo stesso da parte tua. Ma non ti baratterò mai. Se un giorno vorrai venire da me, sarà solo una tua scelta. Di nessun altro. E io, fidati, sarò l'uomo più felice del mondo. Ma ricordati che sarai sempre libera di andare e venire come vuoi. Nessuno può più darti ordini, anioł. Soprattutto, non io».
Un finale straziante, non sai quale sia la scelta giusta o quella sbagliata e soprattutto da che parte stare. L'autrice mi ha talmente confuso le idee che non sono riuscita a prendere una posizione sul finale, consapevole che avrei sofferto in entrambi i casi.
Ho pianto, mi sono dannata l'anima, ma alla fine ho capito che l'unico epilogo possibile fosse proprio quello scelto da Alessia, e cosi pian piano la rabbia e il dolore hanno fatto spazio all'amore e alla speranza.
Amare e anche saper rinunciare e lasciar andare la persona che ami, solo se ritorna da te puoi essere sicuro che ti ama veramente. Devo fare i complimenti all'autrice è la prima volta che mi commuovo e piango dopo aver letto un Dark.
❤️❤️❤️❤️
Cuoricini
Recensione a cura di Giusy Luca
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