Recensione "Sweet Doris"
Sweet Doris di Emma Mei Contemporany Romance
Doris ha un passato molto doloroso alle spalle, decide però di dare una svolta alla sua vita imparando ad amarsi e a stringere nuove amicizie, in procinto di laurearsi e riprendere il suo posto alla Foster's Industries valuta i pro e i contro sul ragazzo di cui è da sempre innamorata, Mextli Foster, suo ex datore di lavoro.
Mextli è il classico figlio di papà, bello, affascinante e con la sindrome di Peter Pan. Ha trentuno anni, ma non ha ancora messo la testa a post, insieme ai suoi amici farà una scommessa che gli si ritorcera contro.
Parto dal presupposto che quando l'autrice mi ha chiesto una recensione avevo un po' paura ad accettare, perché essendo un emergente credevo di restarne delusa e quindi dare un giudizio negativo. La sinossi però mi ha intrigata, quindi mi sono fatta coraggio e mi sono buttata, (ho anche avvisato l'autrice di non ringraziarmi prima di aver dato la mia valutazione perché dopo aver letto, molto probabilmente, mi avrebbe mandata a quel paese) detto questo, mi sono dovuta ricredere completamente, e mi ci sono mandata da sola. Già dai primi capitoli ho trovato una lettura molto fluida e coinvolgente, si vede che l'autrice è stata molto attenta nella cura dei particolari, i personaggi sono descritti molto bene, una protagonista fuori dal comune, diversa da quelle che siamo abituate a leggere sempre perfette e bellissime.
Doris è una ragazza di 24 anni che per tutta la vita ha lottato con le ripercussioni legate al suo aspetto fisico, vittima di bullismo e cyber bullismo che l'hanno ferita in modo indelebile, ma ha anche con una grande forza di volontà, soprattutto ha dei genitori che la amano molto e due amici Simon e Caroline che gli stanno accanto supportandola in modo incondizionato, è grazie a Simon che impara ad amarsi e ad apprezzare le sue curve, evidenziandoli come punti di forza, seguendo il suo corso di burlesque impara a essere più sensuale e femminile, è anche molto ambiziosa, ama il suo lavoro e sa quello che vuole. Infatti anche se per certi aspetti può sembrare una ragazza fragile dall'altra invece è una donna forte e decisa pronta a farsi rispettare dettando i suoi tempi. Il suo motto è "Andrà tutto bene, posso sopportarlo."
"Non mi sono mai sentita così bene con me stessa, anche se rimango davanti alla classe di ballo indossando solamente una microscopica gonnellina di pizzo e i copri capezzoli a ventosa con le nappine nere. Anzi, mi sento sexy e potente."
Mextli per tutta la durata del libro mi ha tenuta sul chi va là, non sono riuscita a fidarmi di lui per buona parte della lettura, all'inizio l'ho trovato, stupido, arrogante, viziato, immaturo e superficiale, mi fermo qui perché l'elenco sarebbe infinito, convinto di poter avere tutto quello che vuole e poter trattare le persone a pesci in faccia, ed è questo che ha fatto con Doris, la Bullizzata per molti anni insieme alla banda di sfigati con cui si accompagnava, uomini poco cresciuti, con un quoziente intellettivo pari a zero, stupidi, arroganti e superficiali, i quali una sera mentre sono nel locale dove lavora Doris il 50's come cameriera, nell'attesa di laurearsi, fanno una scommessa, peccato che gli si ritorce contro rimanendone folgorato e cambiando completamente il suo punto di vista. Andando avanti con la lettura ho cercato di rivalutarlo ma a tratti mi smuoveva qualcosa dentro, non capivo se era odio, ammirazione o indifferenza, troppo immaturo per la sua età è incoerente tra quello che faceva e quello che diceva.
L'autrice ha trattato un tema molto delicato e importante come il bullismo in maniera delicata ma incisiva, ho percepito tutto il disagio e il malessere vissuto negli anni dalla nostra protagonista il suo non sentirsi apprezzata o inadeguata ma, anche la sua grande voglia di rivalsa, a volte l'ho trovata un po' ingenua, ma anche molto forte nel reagire alle provocazioni, sempre a testa alta. Un libro che parla di seconde possibilità, di rispetto verso sé stessi ma soprattutto verso gli altri.
È stata anche molto brava a tenermi col fiato sospeso fino alla fine e non vi nego che, a un certo punto avrei tanto voluto appendere Mextli a testa in giù per la sua crudeltà, mi è anche scesa qualche lacrimuccia immedesimandomi col dolore e lo sconforto provato da Doris, ci vuole grande forza e coraggio nel fare la scelta che ha fatto.
«Voglio essere amata, Mextli, me lo merito. Voglio qualcuno che mi faccia ridere e mi sorregga nei momenti in cui ne ho bisogno. Voglio un uomo che voglia percorrere accanto a me i sentieri della vita. Per tanto o poco tempo, non importa, ma voglio che lo faccia con rispetto di me e dei nostri sentimenti.»
Complimenti all'autrice che come esordio non è andata per niente male, ha scritto un libro non solo molto curato ma anche molto coinvolgente, è riuscita a farmi entrare in empatia con la protagonista e questo lo ritengo un punto fondamentale ed essenziale nella lettura di un libro.
«Ama, ama follemente, ama più che puoi e se ti dicono che è peccato ama il tuo peccato e sarai innocente.»
❤️❤️❤️❤️
Cuoricini
Recensione a cura di Giusy Luca
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