Recensione "La bellezza nella devastazione"
Damian ha passato gli ultimi 6 anni della sua vita in una prigione, accusato ingiustamente di furto da Harold Dalton. Oggi il suo unico scopo è la vendetta, ma non vuole le sue proprietà o i suoi spiccioli, vuole la cosa più importante per lui, la figlia Angelica Dalton-Clarke.
Il suo patrimonio vale miliardi dopo essere diventata vedova, ma le sue tendenze autolesionistiche e la mente instabile hanno fatto sì che il marito, la dichiarasse incapace di intendere e di volere prima di spararsi un colpo di pistola in testa facendo in modo che fosse il padre a gestire le sue fortune. Damian sa che diventando lui il marito entrerebbe in possesso di tutti i suoi beni.
Ha conosciuto Angelina solo per pochi minuti la sera della sua disfatta, ma quei pochi attimi sarebbero stati sufficienti per segnare le loro vite.
«Devi ancora indossare il nero?»La sua voce è calma, indifferente. «Sono in lutto.»«È morto da un anno.»«Non ho detto perché sono in lutto.»
Angelica è un enigma all'inizio, una donna che ha vissuto senza possibilità di scelta, dicono che sia pazza con tendenze suicida e che abbia problemi di bulimia e anoressia, ma sarà davvero così? Nasconde la paura e il terrore dietro una maschera di indifferenza, e cerca in tutti i modi di mantenere il suo spirito ribelle sempre vivo, sfidando la sorte.
Lina è abituata al dolore, nasconde esperienze che l'hanno segnata irrimediabilmente.
Quando vede una porta chiusa ha degli attacchi di panico, nonostante ciò non perde la sua natura dolce e buona, e una forza di volontà fuori dal comune.
Andando avanti con la lettura imparerete a conoscerla e a entrare in empatia con il personaggio, soffrendo insieme a lei per tutte le atrocità che ha subito nel corso della sua vita e desiderando solo che abbia la sua vendetta. Ma imparerete anche ad apprezzare il suo carattere forte e ribelle, seppur piccola e fragile non si fa spezzare perché ha troppo da perdere.
«Perché t’importa di quello che mi hanno fatto?»«Nessuno fa male a ciò che è mio e riesce a farla franca.»«A quel tempo non ero tua.»«Lo eri. Lo sei sempre stata.»«Damian.» Tira via la mano. «Sei pazzo.»Sorrido. «Allora, siamo in due.»
«Non provare a scappare, Lina. Mai.» Il mio fallo è ancora sepolto dentro di lei. Non ci siamo ancora ripresi, ma una forza oscura mi spinge a dire questo, per assicurarmi che lei capisca. «Ti troverò sempre.»Lucidamente, mi fissa. «E che cosa succederà dopo avermi trovata?»«Te la farò pagare, e poi ti renderò felice.»
"Può avere il mio piacere, ferirmi fino a quando non si sente bene, e farmi venire con pagaie e fruste, ma non può toccare ciò che non è fisico. Non può toccare i miei sentimenti."
Un appunto vorrei farlo però, se fino a più di metà libro avrei dato più di 5 cuoricini, purtroppo devo dire che andando avanti con la lettura l'interesse è andato scemando ed è diventata una lettura un po' snervante.
Secondo me troppo lungo, l'autrice poteva benissimo arrivare a svelare tutti i misteri, le macchinazioni e gli inganni molto prima invece di dilungarsi così tanto, non dico che non sia una bella lettura anzi, però per i miei gusti ha perso un po' di tono, peccato.
4 cuoricini e mezzo
❤️❤️❤️❤️💔
Recensione a cura di Giusy Luca
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