Recensione "Imperfetti"
«Continua a guardare le stelle, Lana. Continua a guardare il cielo»
Questo libro ci parla di due personaggi che nascondono delle ferite molto profonde.
Lana ha 24 anni, con un passato difficile alle spalle che le ha lasciato delle ferite e degli strascichi che fa fatica a lasciare andare e che scopriremo man mano andando avanti con la lettura, è una ragazza molto sensibile non ama il contatto umano e ha dei tic con cui mi sono un po' immedesimata, fa l'infermiera al Mary Jane's e qui incontra Cristian.
"Forse è vero che quelli come noi sono attratti dal dolore come una falena dalla luce, perché in questo momento ne sto fiutando l’odore e non voglio allontanarmi."
«Quando sono con te, quando ti bacio, ti tocco e ti stringo, non sono sposato e non sono nemmeno un reduce di guerra. Non sono un padre e non sono un Seal, sono solo tuo. Basta che tu mi dica di sì, Lana».
Non ho amato molto Cristian all'inizio, invece di fare l'uomo maturo e responsabile si è messo a giocare all'adolescente arrapato alla prima cotta, senza pensare che in quel modo avrebbe potuto ferire chi gli stava accanto, e aspettando che qualcun'altro prendesse una decisione al posto suo. L'ho odiato andando avanti per il suo atteggiamento, l'avrei presto a bastonate, se le meritava tutte, ho sofferto, mi sono commossa per la sofferenza che leggevo nelle parole di Lana, una ragazza che pur col suo bagaglio immenso, non ha mai perso la speranza, l'unica cosa che voleva era essere amata, niente di più.
«Ho scoperto di essere il genere di uomo che vorrebbe tutto e subito. Se tu potessi vederti con i miei occhi, sentire davvero quello che mi fai provare quando sei con me, ti renderesti conto che quello che sento è puro, vero» sussurra.
Ho apprezzato molto la delicatezza e la sensibilità con cui l'autrice ha trattato i temi di cui parla nel libro, non è facile secondo me saper gestire bene questo genere di tematiche ma lei è stata formidabile. Ho odiato l'ipocrisia di alcuni personaggi e ho apprezzato l'introspezione dei due protagonisti. Soprattutto ho apprezzato la forza di Lana, fra i due è stata lei la più forte, è riuscita a superare i suoi demoni con una forza incredibile, Cristian è stato l'anello debole dal mio punto di vista, anche se alla fine l'ho rivalutato un po' di più.
«Ieri sera mi hai chiesto di non dirti quelle parole, ma sai che ce le ho sulla punta della lingua ormai e lo senti ogni volta che ti bacio. Credi a quelle, credi a me».
"L’unico rumore è quello dei nostri corpi che si toccano e i nostri respiri che si inseguono, mi sento così bene che lo capisco: il mondo potrebbe finire in questo momento e io saprei di aver vissuto un istante perfetto."
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