Recensione "Voglio Averti"

VOGLIO AVERTI di Ava Lohan


Contemporany Romance


È passato troppo tempo da quando ho letto IO VOGLIO LEI, di Ava Lohan, quindi non mi ricordo assolutamente di Finn, per me è un personaggio completamente nuovo, e forse è stato un bene, perché non l'ho associato a nessuno se non a se stesso. Finn a primo impatto si presenta come  un ragazzo dolce, sensibile, presuntuoso e per certi versi insicuro.

Un ragazzo con dei sogni e dei progetti, che vanno in fumo dopo una delusione rendendolo un uomo all'apparenza  arrogante, che odia i fiori e i bambini, cinico, insensibile, senza sentimenti e senza cuore, quello lo ha  chiuso in un cassetto anni prima e batte solo per una persona... 

Ma sarà davvero così? O è tutta una recita?

«Mettimi come sigillo sul tuo cuore, come sigillo sul tuo braccio.»

Era questo il motto di Finn all'età di 18 anni, peccato che era stata tutta una illusione, ed è per questo che sette anni dopo diventa l'escort più ricercato del Lust, il locale gestito dall'amico fraterno Kegan.

Il suo motto è scomparso,  niente impegni o coinvolgimenti finché non incontra lei, Jenna, l'amica di Rose, una ragazza madre con un passato buio alle spalle. 

Finn ne rimane affascinato, peccato  che invece di cadere ai suoi piedi dopo 30 secondi come fanno tutte dentro e fuori dal  LUST è completamente immune al suo fascino e non vuol proprio fare la conoscenza di "Sua Altezza Reale Il Principe Finn". 

«Il tuo ego smisurato ha dei grossi problemi, Flint.» 

«Ho anche altro di grosso.»

Mi ha commossa molto la sua debolezza e la sua malinconia,  mi ha fatto innervosire  la sua sfacciataggine e la sua arroganza, ma soprattutto mi ha divertito la sua presunzione di andare a segno coi suoi piani tutti mandati  al diavolo dalla sua ossessione, perché era questo che era diventata Jenna per lui, un ossessione.

«Ti scoperò così bene che mi pregherai di concederti una replica.» 

«Perché mi basterà una sola volta per bruciarti il cervello.» 

«Come fai a esserne così sicuro.» 

«Guardati, mi è bastato baciarti per piegarti sul bancone del tuo negozio.»

Ho pensato che prima o poi le sue menzogne l'avrebbero annientato. 

Ho apprezzato Jenna fino ad un certo punto poi mi è scaduta un po',  prima fa la dura dicendo che non ha più nessun intenzione di farsi usare dagli uomini e poi accetta che il principe Finn continui a fare tranquillamente volontariato? 

E la scusa era che anche lei voleva divertirsi, ma a chi voleva darla a bere? Ma anche no grazie, io lo avrei mandato a fanculandia senza ritorno, lui e il suo Principino.

«Nelle mie vene scorre soltanto menefreghismo. Non ho un cuore e non ho mai pensato di fare a pezzi il tuo.»

Purtroppo per me però a un certo punto ho dovuto rivalutare tutto il libro, mi sono commossa, ho pianto, mi sono innamorata di Finn e del suo "Piccolo Fiore"  ho capito alcune sue scelte anche se non le condivido, si è  convinto   fosse la strada giusta da percorrere per non soffrire più, invece si è solo illuso, perché alla fine quello che voleva veramente lo aveva a portata di mano, bastava solo che capisse e facesse un passo indietro nel tempo per arrivarci. 

Una storia che parla di amore, di perdite, di rimpianti e seconde possibilità. Complimenti all'autrice per essere riuscita a farmi apprezzare una storia per cui ho storto il naso più volte durante la lettura.

«Non posso amarti, piccolo fiore. Io gli ho promesso che non avrei amato più nessuno, lo capisci?»
4 cuoricini 
❤️❤️❤️❤️
Recensione a cura di Giusy Luca 
 

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