Recensione "Il mio tutto"

 IL MIO TUTTO di Chiara Zaccardi 

Romanzo: MM 



Ci sono romanzi che ti sfiorano l'anima, ti accarezzano il cuore, rapendo completamente la tua mente.

Ci sono romanzi che ti regalano una moltitudine di sensazioni difficili da descrivere, perché tanto intense e forti che vorresti dire tanto, per poi  ritrovarti a non dire nulla.

Ci sono romanzi che vanno letti, perché in esso è racchiuso tutto.

Nascita, crescita, accettazione, diversità, conflitto, negazione, rinunce, rassegnazione, dolore, perdita, attualità, bullismo, omofobia, dannazione, tristezza, speranza e amore.

Amore quello puro e vero, unico e intenso, forte e travolgente, doloroso ma passionale, che anche a distanza fa palpitare e nonostante faccia male, il cuore non smette mai di amare.

Questo romanzo ha tutto.

Se amate il genere MM o gay romance non potete non leggerlo.

Mi è stata proposto questo libro perché amo il genere, ma ho sempre un pò di paura quando non conosco chi l'abbia scritto.

Gli MM devono essere scritti bene, altrimenti diventa un disastro.

Chi li scrive deve avere un tratto dolce ma intenso, delicato ma forte e la capacità di farti entrare in empatia con i personaggi tale da farti vivere con loro ogni emozione.

Chiara Zaccardi è riuscita a catturarmi, emozionarmi e soprattutto a  farmi piangere.

La storia di Davide e Cristian è qualcosa di unico.
È stato un sali e scendi  di emozioni, una lotta tra cuore e ragione, un mix di sensazioni eccezionali.

Leggetelo e vi innamorerete di loro, soprattutto di lui, Davide.

Davide è il protagonista indiscusso di questa storia, un ragazzo costretto a cambiare scuola perché preso di mira dai suoi coetanei per la sua diversità.



Diversità che non nasconde a nessuno, neanche a un padre che pensa sia un problema psicologico, una malattia da curare,  una scelta dalla quale si possa scappare se solo lo si voglia e soprattutto, un padre che non perde mai l'occasione di picchiarlo e denigrarlo.

"Quello che mio padre non capisce...che la mia non è una scelta: non ho scelto io di essere come sono, allo stesso modo in cui non scegli il tuo aspetto fisico o le tue abitudini. E anche se potessi scegliere, non sceglierei di esse etero, perché significherebbe non essere più me stesso."

Così Davide crea il suo mondo fatto di matite e pennarelli, luce e colori, sfogando su carta e su tela tutta la sua anima e la sia essenza.
Disegnare per lui è vita.

Lui che non nasconde chi è, soprattutto cos'è, lui brilla per la sua diversità e questo lo porta anche nella nuova scuola a essere vittima di bullismo.

Il capo dei bulli è Cristian: fisico atletico, incredibili occhi azzurri e un sorriso da mozzare il fiato.

Cristian lo detesta, lo odia ma non riesce ad allontanarsi da lui.

Tutto succede in un attimo, le loro labbra si sfiorano e ciò che sembrava odio, si trasforma in altro.

Sarà in grado Cristian di accettare tutto questo?





Lui si convince che  possa stare lontano da Davide, che basterà escluderlo dalla sua vita per dimenticarlo e continua a sottovalutare l'evidenza.
"Se quando lo vedo il mondo sparisce, se quando stiamo insieme vorrei che il tempo non passasse mai..."

Ci prova a stargli lontano e a fargli male.
Un male lacerante e distruttivo, cadendo a sua volta in un baratro di dolore.

Ma Davide è:
"Lui è un milione di sensazioni impossibili da arginare"

 

Davide invece, non si sentirà mai abbastanza, lui non sarà mai una scelta, lui si sentirà sempre usato e mai amato.

Allora perché insiste a sperare e sognare che quello che lui prova, possa essere ricambiato dall'unico uomo che gli ha rubato il cuore e che, nonostante tutto il male, continua ad amare?


Il loro è un amore unico, intenso, travolgente e totalizzante.

Riuscirà  Cristian ad ammettere le sue fragilità, la sua diversità e  il suo amore?

Davide riuscirà a superare anche questa?

"...dopo tanto colore, una vita in bianco e nero non mi basta più."


Non vi resta che leggerlo.

Io posso solo dirvi che ho amato e odiato Cristian.

Mi sono innamorata e ho adorato Davide con le sue mille sfumature.

Ho provato una rabbia assoluta nei confronti dei genitori di Davide per l'indifferenza che gli hanno rivolto e tutto il male che gli hanno fatto. 

Ho adorato quelle poche amicizie sincere che hanno accompagnato Davide senza mai lasciarlo solo, quei personaggi secondari che se pur come comparsa, hanno dato un senso a questa storia.

Mi sento solo di darvi un consiglio, tenete a portata di mani un po' di fazzoletti e un barattolo di Xanax vi serviranno.

Complimenti davvero Chiara Zaccardi.

❤️❤️❤️❤️❤️

5 cuoricini

Recensione a cura di Anna Gigliotti 



 


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